10 agosto 2008

Brunetta: tutelati i permessi per i donatori sangue

ROMA - Le misure anti-fannulloni non colpiranno i donatori di sangue e di midollo osseo. La rassicurazione arriva del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione Renato Brunetta, che anzi si impegnerà affinché si eviti una "penalizzazione dei lavoratori pubblici che con grande senso di altruismo compiono un gesto di solidarietà ". Così Brunetta risponde in merito alle preoccupazioni, riportate oggi anche dalla stampa, che il decreto 112, contenente le norme anti-assenteismo, si applichino anche a quei dipendenti pubblici che sino ad oggi, grazie al contributo Inps, ricevevano la paga piena in caso di assenza dal lavoro per donare il sangue ad uso trasfusionale o le cellule staminali ad uso trapianto emoproteico. "Il ministro - si legge in una nota - si impegna a garantire il normale svolgimento di tali rilevanti attività, anche alla luce degli ordini del giorno approvati in sede di conversione alla Camera del decreto legge 112 che impegnano il Governo ad adottare le opportune iniziative al fine di evitare ogni possibile penalizzazione retributiva, e - conclude - a predisporre quanto prima una normativa quadro sui permessi in modo da eliminare qualsiasi dubbio interpretativo creatosi in applicazione del decreto legge 112 ed evitare una penalizzazione dei lavoratori pubblici che con grande senso di altruismo compiono un gesto di solidarietà".

(da ansa.it)

5 maggio 2008

Le Origini Della Nostra Sezione





Il 28 gennaio del 1963 nella sacrestia della chiesa di Taverne si riuniscono 4 uomini: Don Savino Mazzini, Guido Bongini, Vittorio Borzi e Divo Falchi con l’idea di creare un gruppo di donatori di sangue.
1965 Avis Comunale di Asciano
Nel giugno del 1965 alla presenza del Presidente dell’Avis di Siena Lido Cosimi, si riuniscono nei locali della Parrocchia di Taverne i signori: Don Savino Mazzini, Marzotti Eugenio, Bongini Guido, Lodoli Paolo, Falchi Divo, Falchi Franco, Periccioli Aladino, Neri Enzo, Riccucci Giancarlo, Fantozzi Vasco, Cesare Carloni, Gastone Cencioni , Cingottini Elvio, Nepi Elio, Tognazzi Ado e Valdambrini Marino. I quali si accordano per costituire il Gruppo Avis Taverne e Arbia: il Presidente Cosimi vista la buona volontà dei presenti dà, seduta stante, l’approvazione senza però concedere la dicitura Avis Taverne e Arbia perché la sede della sezione è nel comune di Siena e pertanto viene adottato il nome Avis Misericordia Comunale di Asciano. Con questo nome nasce così la nostra Associazione che viene registrata il 26 maggio del 1967.
In questo periodo nascono anche il gruppo Donatori Avis centro Elettronico MPS grazie al consigliere Paolo Lodoli e il gruppo donatori aziendale del Tra.In con il contributo di Ado Tognazzi, tutti e due i gruppi sono ancora parte importante per la Sezione.
2002 - Avis Intercomunale Taverne e Arbia
Il 22 febbraio 2002 viene indetta un’Assemblea straordinaria con il seguente ordine del giorno: parziale modifica all’intestazione sociale della Sezione. Il Presidente Marzotti Eugenio a nome del Consiglio, ritiene che sarebbe opportuno cambiare il nome della Sezione in quanto l’attività della stessa avviene all’apice di vari comuni, quindi propone all’assemblea la variazione dell’intestazione da “Avis Comunale di Asciano” ad “Avis Intercomunale Taverne e Arbia”. L’Assemblea concorda all’unanimità la variazione del nome ad Avis Intercomunale Taverne e Arbia”.
2005 - Avis Comunale Taverne ed Arbia
Il 29 gennaio 2005 è adottato il nuovo Statuto Associativo dell'AVIS Nazionale in base al quale viene abolita la dicitura intercomunale, e, di conseguenza la ragione sociale viene cambiata in Avis Comunale Taverne ed Arbia che viene così registrata all'Agenzia delle Entrate a Siena.
2013 - Avis Comunale Taverne ed Arbia
Oggi l’Avis Comunale Taverne e Arbia può contare su 740 soci di cui 430 donatori effettivi.
Nell’anno passato sono state effettuate 450 donazioni tra sangue intero e aferesi (plasma, piastrine, globuli rossi, globuli bianchi e multicomponent).